sabato 10 settembre 2016

L’Empire International Club celebra solennemente a Palermo il 30 settembre 2016 il suo Quarantesimo Anniversario di fondazione

L’Empire International Club celebra solennemente a Palermo il 30 settembre 2016 il suo Quarantesimo Anniversario di fondazione (Pescara, 1976) a Villa Niscemi ricordando l’evento, con la consegna di Premi alla Cultura dedicati al suo secondo Presidente Internazionale, il grande storico dell’antichità e Accademico dei Lincei Prof. Mario Attilio Levi (1902 -1998). Verrà anche presentato il volume del socio Pasquale Attard “Dal Califfato al Regno”. La memoria del grande intellettuale torinese, che fu più volte a Palermo, viene ora messa in luce in questa occasione con il profilo che segue da Tommaso Romano fra i superstiti fondatori dell’Empire, che fu amico ed editore con Thule di due suoi libri, con questa breve memoria biografica e personale, con un inedito e la riedizione di un suo testo.

Mario Attilio Levi:
Memoria di un grande Storico e di un uomo coerente

di Tommaso Romano


Mario Attilio Levi al Convegno del 1980 delle EdizioniThule.
da sinistra Pietro Gerbore, Costantino Vassillakis e Tommaso Romano. 
Scorrendo la copiosissima bibliografia di Mario Attilio Levi (Torino, 12 Giugno 1902 –Milano, 28 Gennaio 1998) non si può non registrare il colpevole oblio che circonda questa straordinaria figura di studioso, di storico  e di uomo. Malgrado le ascendenze ebraiche chiare della propria stirpe, protagonista della Guerra di Liberazione e della presa di Imola, medaglia d’argento al valor Militare, professore emerito e direttore dell’Istituto di Storia Antica dell’Università di  Milano e stimato professore di molte Università straniere (Cornell, Berkeley, Haverford, Puerto Rico) e fra i massimi storici dell’antichità, presidente di centri scientifici di alto livello, accademico dei Lincei, Mario Attilio Levi portò impresso il sigillo dell’uomo libero e coerente,  apertamente  a favore  dell’istituto monarchico, della sua storia e della tradizione nazionale e imperiale, di contro alle egemonie culturali straripanti ieri e oggi in Italia. Non è neppure ricordato  come dovrebbe dall’ambiente umano e socio-politico che pure lo ebbe fra i protagonisti, assai stimato, a cominciare fra gli altri , da S.M.  Umberto II, che lo volle vicino nei raduni legittimisti accanto a Sergio Boschiero (come a Beaulieu sur Mer il 4 Giugno 1978), nella Consulta dei Senatori del Regno (nominato il 20 Gennaio 1973) e nell’Unione Monarchica Italiana quale vicepresidente nazionale e insignito  dallo stesso Sovrano esule a Cascais, con le massime onorificenze tra cui l’Ordine Civile di Savoia per merito culturale. Destino che ha segnato, peraltro,  le “fortune “ di altri storici di quella parte e temperie, basti ricordare Gioacchino Volpe,  Francesco Cognasso, Niccolò Rodolico, Rodolfo de Mattei, Giovanni Artieri ed ora, fra i pochi storici veramente illustri operanti, Aldo Alessandro Mola. Clicca qui per continuare a leggere