domenica 30 agosto 2015

LEO LONGANESI:CENTODIECI ANNI DI UN GENIO
                                                  di TOMMASO ROMANO

Centodieci anni fa nasceva a Bagnacavallo in Romagna,Leo Longanesi (morira' a Roma il 27 settembre 1957),che e' stato certamente fra i maggiori giornalisti del Novecento,inventore del rotocalco con  ''Omnibus'', de ''L'Italiano'',oltre che abile disegnatore,ideatore di periodici e settimanali di grande rilevanza anche stilistica,scrittore fulminante,irriverente e inimitabil,inventore della celebre casa editrice che ancora  porta il Suo nome.Un genio autentico caposcuola,anzitutto di anticonformismo e di liberta'.Esponente di una razza che , con la morte di Indro Montanelli e Marcello Staglieno (autori di una capitale biografia su Leo),si sta estinguendo,nel generale conformismo di troppi superficiali e ignoranti,pronti e proni alle mode e ai poteri dominanti e sempre senza ironie e a caccia di padroni.
Fascista critico in gioventu',seppur amico di Musssolini,dovette subire la chiusura dei suoi giornali e,nel secondo dopoguerra fu emarginato ma,essendo intellettuale e uomo fuori dall'ordinario,fondo' appunto una straordinaria casa editrice,dando vita a ''il Borghese'',settimanale che gli sopravvisse con Mario Tedeschi e Gianna Preda e con un fedele collaboratore della tempra di Giuseppe Prezzolini.
Questa breve nota per onorarlo nel giorno del centodecimo della nascita e per indicarlo come esempio vero.
Del resto chi ha sete di conoscenza e di verita' nel segno dell'indipendenza,sappia che su Longanesi sono disponibili testi di Savinio,Marcello Veneziani,Andrea Ungari e il recente buon libro di Francesco Giubilei ''Leo Longanesi.Il borghese conservatore'',Odoya ,Bologna 2O15.Per capire con Longanesi il prezzo da pagare all'onesta' intellettuale e al conseguente essere scomodi.
Strapaesano e antimoderno,non si rassegno' mai al declino italiano e fu buon profeta ,anche se,ovviamente,largamente inascoltato.
Rileggere Longanesi- penso al deliziosissimo ''Ci salveranno le vecchie zie ''- i suoi aforismi,le sue vignette e' come rianimarsi da un torpore.Eccone due fulgidi esempi '' Noe e' la liberta' che manca,mancano gli uomini liberi'',''Sono un conservatore in un paese in cui non c'e' niente da conservare''.