Sabato 31 ottobre 2015 alle ore 18.00 presso la galleria d’Arte Studio 71 di Via Fuxa n. 9, Palermo sarà presentata la mostra personale di Elio Corrao:
oltre lo specchio
Le oltre venti opere presenti in mostra denotano una sensibilità non comune di Elio Corrao, pittore schivo, ma non troppo, affabulatore e determinato. E’ certamente uno dei pochi artisti che non ti parla del suo lavoro se non stimolato. Non usa peraltro parlare di sé come spesso accade in questo momento storico dell’arte nel quale poco e male si “costruisce” sia in termini culturali che politici per lasciarlo in eredità alle future generazioni e di ciò non potranno che rimproverarci. Sicuramente nuovi “mostri” di saccenza li illumineranno su questi anni bui della storia dell’arte.
Di questa mostra scrive Vinny Scorsone nella sua presentazione in catalogo: … “La stanza oltre lo specchio si dilata e comprime al variare di luci e tagli, toni e linee.
In essa, presenze discrete, sospese in un piano astrale, si lasciano vivere. Raccontano le loro storie, dense e solitarie o rapite dalla corrente del fiume, in una scomposizione di eventi e forme che riscrive l’ambiente e la sequenza temporale.
Nei quadri, interni ed esterni dialogano perennemente in una consapevolezza di imprescindibilità gli uni dagli altri. Ogni dipinto è la rappresentazione della dualità dell’animo umano. Il vetro, che si pone come confine tra conscio ed inconscio, specchia e sovrappone stralci di vita ricordata a libere intemperanze artistiche. Il giardino interiore diviene giardino d’inverno in una “scapigliatura” pittorica che muove sensazioni ed emozioni. Una nuova vegetazione prende forza generando creature amorfe, radici che camminano e sollevano il piano vitale in un continuo alternarsi di andamenti tortili e retti secanti i vari piani dell’esistenza.” …
La mostra alla galleria d’arte Studio 71 Via Vincenzo Fuxa n. 9, Palermo rimarrà aperta fino al 21 novembre 2015 nel seguenti orari da lun. a ven. dalle 16.30 alle 19.30. Testi in catalogo di Tommaso Romano e Vinny Scorsone. Pubblichiamo il testo di Tommaso Romano: Clicca qui per leggere
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