Nella dittatura imperante del politicamente corretto, la logica elementare si stempera nell’orgia indistinta dei diritti.
Anche tanti c.d. benpensanti, pur ripudiando e non consentendo, nel foro della coscienza, la corsa planetaria ai “diritti” indiscriminati per tutti e per tutto, non di rado cedono al quietismo: “Non approvo, ma non prendo posizione”. Clicca qui per continuare a leggere
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