domenica 14 dicembre 2014

CARO LETTORE,
E' domenica 14 dicembre del 2014 e sono le 15.40. Comincio insieme a te una nuova per me avventurosa impresa, tenere un blog che penso come un diario di bordo, con notizie utili e riflessioni multiformi come mio stile, in ogni dominio che investigo, dalla filosofia alle scienze umane, dalla poesia, che resta mio primo fondamento, alla storia, all'arte, alla scienza della biografia, alla riflessione metapolitica sul quotidiano, periglioso scorrere delle cose di questo nostro mondo in crisi.
Non a caso parlo di avventurosa impresa perché amo poco il freddo strumento che usiamo, scrivendo ancora a penna tutto ciò che poi pubblico o conservo, e tuttavia senza alcuna abiura mi cimento, per rendere quotidiano il mio comunicare con voi e per riflettere io stesso.
Sarà anche uno strumento immediato per far conoscere quanto vado facendo, conferenze, convegni seminari, presentazioni, anticipazione di libri e articoli, segnalazione di altri blog e siti, giornali e libri altrui che mi piacerà promuovere, insieme a fatti o avvenimenti piccoli e grandi.
Ospiterò note di Amici e Corrispondenti che riterrò vicini alle tesi e alle problematiche di questo blog, e in particolare alla mia dimensione spirituale e culturale; risponderò a tutti i cortesi interlocutori che vorranno scrivermi in privato e non in piazza, alla mia mail  info@tommasoromano.it
Poche parole infine sulla visione e dottrina, ormai, del Mosaicosmo che come forse saprete è un neologismo da me creato, che ha trovato con i miei scritti e interventi un seguito non credo effimero, e che posso riassumere brevemente riferendomi all'unicità e irripetibilità dell'uomo creato da Dio la cui presenza nel mondo da genio o da raccoglitore di lattine, non importa, persisterà sempre e sempre avrà un suo posto che non si annullerà e vivrà   nel Cosmo, come una sorta di tessera di un immenso mosaico nei cieli che continuerà a brillare, o a esser tenebra, lasciando così, ogni giorno, ognuno di noi un segno come consegna, e questa è la Tradizione imperitura che dobbiamo salvaguardare, comunque rispettando noi stessi per essere veramente di ausilio agli altri, senza però l'albagia del falso filantropismo che annulla e isterilisce. In tempi apocalittici dobbiamo riscoprire l'orgoglio e la missione dell'esserci per seguire Cristo come liberi ma fedeli discepoli, coscienti del gravissimo sovvertimento in atto nelle Istituzioni, nella Politica, nella Formazione, in buona parte della stessa Chiesa Cattolica, fra lo sbandamento esistenziale e lo sradicamento, il nichilismo e il vuoto, in uno stato che pare di anestesia collettiva, con la frana dell'Etica e del Senso Comune.
Bisogna quindi prendere coscienza, insorgere per Risorgere. Rivestirci di Sacro, riscoprire l'Assoluto che è armonia e bellezza, per ritrovare pienezza e Verità.
Avremo tempo e modo per potere approfondire e confrontare tanti temi nodali, ineludibili.
Intanto, grazie                                                                          

Tommaso Romano

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